Il Consiglio Regionale del Piemonte ha votato
il rilancio della cooperazione internazionale
Durante l’ultima seduta serale del Consiglio Regionale del Piemonte prima della pausa estiva, il 28 luglio 2011 venti minuti dopo la mezzanotte, sono stati approvati i due Ordini del Giorno presentati rispettivamente il 21 e il 28 giugno 2011 che impegnano la Giunta Regionale a ripristinare i finanziamenti a sostegno delle politiche di cooperazione internazionale e di sensibilizzazione alla pace del territorio piemontese, che risultavano essere azzerati nel Bilancio Preventivo 2011, dopo aver subito pesantissimi tagli nel Bilancio 2010.
Si trattava dell’Ordine del Giorno n. 411 “NO ALL’ELIMINAZIONE DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE” firmato da 21 Consiglieri di tutti i gruppi di minoranza (approvato con 37 voti a favore e 1 non votante) e dell’Ordine del Giorno n.418 “RILANCIO DI UNA DIMENSIONE INTERNAZIONALE E SOLIDALE DELLA REGIONE PIEMONTE” firmato dai Consiglieri del Popolo delle Libertà Giampiero Leo, Rosa Anna Costa, Luca Pedrale, Carla Spagnuolo e Pietro Francesco Toselli (approvato con 38 voti a favore, 1 contrario e 3 non votanti).
Entrambi gli OdG si ispiravano al testo dell’Appello lanciato a inizio giugno dalle principali 25 associazioni che si occupano di cooperazione internazionale riunite nel COP – Consorzio Ong Piemontesi, dai 32 Comuni piemontesi riuniti nel CoCoPa – Coordinamento dei Comuni per la Pace (con la Città e la Provincia di Torino) e da ReCoSol – la Rete dei Comuni Solidali (nata in Piemonte e che rappresenta oggi 266 soggetti pubblici in tutta Italia di cui, in Piemonte, 97 Comuni, 1 Provincia e 8 Comunità Montane) con cui le tre organizzazioni hanno chiesto alla Regione Piemonte che non venisse azzerato con un colpo di spugna il suo sostegno al sistema di solidarietà e di cooperazione allo sviluppo della nostra Regione. A tale appello, nel giro di soli 15 giorni, hanno aderito oltre 400 soggetti piemontesi di qualsiasi tipologia (associazioni, Comuni e Province, enti religiosi e missionari, università, parchi regionali, ecc.) e di qualsivoglia parte politica, proprio a testimonianza di quanto negli ultimi 20 anni si sia rafforzato nel nostro territorio un vero e proprio “sistema di cooperazione e solidarietà internazionale” riconosciuto e accreditato a livello internazionale oltre che negli oltre 90 Paesi del mondo dove i soggetti piemontesi operano. Un sistema per altro voluto e sostenuto principalmente proprio dalla Regione Piemonte dagli anni ’90 in avanti, in particolare da quando una Giunta di centro-destra lanciava nel 1997 quello che è oggi considerato una punta di diamante nel sistema di solidarietà e cooperazione italiano ed internazionale: il “Programma per la Sicurezza Alimentare e la Lotta alla Povertà in Africa Sub-Sahariana” che vede coinvolti oltre 800 soggetti piemontesi e altrettanti soggetti in 8 Paesi africani dell’Africa Occidentale.
Con la votazione di questa notte, dunque, il Consiglio Regionale piemontese si è nuovamente espresso quasi all’unanimità (come avvenuto sempre, nel corso degli ultimi 15 anni) sulla necessità che la Regione non interrompa il percorso fin qui costruito. Nonostante la crisi finanziaria in atto a tutti i livelli. Nonostante le difficilissime scelte che sempre in fase di stesura del progetto di assestamento di bilancio 2011 la Giunta regionale, e poi il Consiglio, dovranno affrontare seppure in grave ritardo, su settori cruciali e fondamentali come la sanità e i servizi sociali, l’istruzione, la cultura, l’occupazione e il rilancio dell’economia piemontese nel suo complesso.
E’ stata data ieri sera dal Consiglio Regionale un’indicazione molto importante e precisa su cosa la politica, a tutti i livelli, deve cercare di non dimenticare nell’affrontare le decisioni che riguardano la società e qualsiasi aspetto dell’economia locale vista nel breve, medio o lungo termine: da un lato l’importanza che tutte le istituzioni e a qualsiasi livello si impegnino per contribuire in qualche modo alla risoluzione di problemi globali che inevitabilmente hanno ricadute in qualsiasi angolo della terra, e dall’altro sul fatto che le soluzioni stanno nella promozione di politiche di pace, di solidarietà e di cooperazione fra i popoli, in una logica di sussidiarietà tra istituzioni e società civile.
Ci attendiamo a settembre, con l’assestamento di bilancio, risposte concrete a questa unanime dichiarazione di intenti sapendo che in questi anni il sistema degli enti locali, le ONG e i piemontesi hanno investito ingenti risorse economiche ed umane su queste politiche, attraendo finanziamenti nazionali e internazionali grazie alle progettualità espresse. Il nostro augurio è che l’attribuzione delle quote maggioritarie in capo ad enti locali e privati non nasconda alla prova dei fatti un disimpegno economico da parte della Regione Piemonte che, tra le prima in Italia, con propria legislazione, si è data l’obiettivo di promuovere ed investire per “ una cultura ed educazione di pace per la cooperazione e la solidarietà internazionale” (L.R. 67/95).
Di seguito il momento della votazione avvenuta, alle ore 00.20 del 29/7/2011
Votazione dei 2 OdG sulla cooperazione… di ongpiemonte
TG3 Piemonte del 30 luglio 2011
TG3 Piemonte 30 luglio 2011 di ongpiemonte