Collaborazione con l’Università di Torino, del Piemonte Orientale e con il Politecnico di Torino

Da tempo il mondo universitario piemontese e quello dell’associazionismo impegnato nel settore della cooperazione internazionale collaborano in molteplici modi e a differenti livelli, promuovendo e realizzando numerose e rilevanti iniziative in partenariato con partner pubblici o privati in molti Paesi del sud del mondo. Spesso, tuttavia, tali iniziative restano patrimonio delle singole associazioni e dei singoli docenti/dipartimenti/facoltà che le promuovono, e fino ad oggi non sono mai state “messe a sistema” e rese oggetto di una riflessione condivisa tra tutti i soggetti potenzialmente interessati, riflessione che sarebbe invece importante e urgente per garantire un salto di qualità, anche a livello istituzionale, del rapporto tra questi due mondi, nella logica di “cooperare… per cooperare”.

Anche a livello nazionale peraltro una simile riflessione si è sviluppata negli ultimi mesi nell’ambito dei lavori del CUCS (Coordinamento Universitario per la Cooperazione allo Sviluppo, vedi scheda allegata) che nel preparare il II Convegno biennale a Padova (15-16 settembre 2011) ha pensato di dedicare una delle 3 sessioni di studio e dibattito proprio al tema del rapporto Ong-Università (accanto ad altri due workshop dedicati alla cooperazione universitaria e alla collaborazione con il mondo delle imprese).

Su queste basi, il Politecnico, l’Università degli Studi di Torino, l’Università degli Studi del Piemonte Orientale e il Consorzio delle Ong Piemontesi hanno deciso di organizzare il 5 aprile 2011 una giornata seminariale per riflettere sul rapporto Ong-Università.

La disamina del rapporto Ong-Università nel contesto piemontese non può non partire da riflessioni precedenti e soprattutto dalle numerose azioni e collaborazioni portate avanti negli anni su più fronti: quello della formazione (con stage di studenti presso Ong, così come la formazione di studenti che lavorano nel mondo delle Ong), la ricerca (con diverse forme di collaborazione a ricerche dell’Università e delle Ong) e l’azione (con la collaborazione in singoli progetti). Tutto ciò è avvenuto e avviene sia sul territorio piemontese sia sul terreno nei diversi paesi di intervento.

La sensazione è quella di un fitto intreccio di collaborazioni, perlopiù informali, probabilmente assai più variegato e profondo di quanto non appaia, all’interno di un più ampio contesto di attori (enti locali con tecnici e politici, parchi, associazioni, aziende ….) che affollano la scena della cooperazione piemontese, non solo quella decentrata. Ne risulta un quadro molto ricco di esperienze, competenze e passioni, di buone pratiche, alcune estemporanee, altre più durature nel tempo ma entrambe da guardare con attenzione. Allo stesso tempo emergono elementi di diffidenza reciproca e difficoltà nel dialogo, per ragioni esterne o interne al mondo della cooperazione, che rappresentano non solo ostacoli ma soprattutto ambiti di potenziale cooperazione ancora da esplorare e sfruttare in modo sistematico.

Tutto ciò in un contesto in cui, a fronte di scenari e dinamiche globali e regionali preoccupanti, la crisi della cooperazione appare sempre più grave, soprattutto se unita a quella delle finanze pubbliche. Ciò richiede probabilmente agli attori della cooperazione piemontese un salto di scala nella cooperazione e nel fare sistema, e in tale contesto di crisi emerge una maggiore responsabilità di soggetti che pur integrati nel sistema della cooperazione pubblica (governativa e decentrata) possono tuttavia muoversi con autonomia e indipendenza, sia nelle scelte strategiche che nelle modalità operative.

 

5 aprile 2011
“Università e Ong: cooperare per cooperare meglio”
La giornata di riflessione e confronto, organizzata da Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro” e Consorzio Ong Piemontesi (COP), si propone di approfondire la collaborazione -attuale e potenziale- tra Ong e Università nelle attività di COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO, coinvolgendo nel dibattito più persone dal mondo dell’Università (docenti e ricercatori, strutturati e non, personale tecnico, studenti), delle Ong (rappresentanti istituzionali, esperti, volontari) e degli enti pubblici e privati con cui si opera in questo settore. 

Le riflessioni saranno guidate e distinte in tre workshop, inerenti ai temi di FORMAZIONE, RICERCA e AZIONE.

http://www.polito.it/php/news/index.php?idn=3401&lang=it

 

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