di Marta Berbel Alberola
Il 24 e 25 Gennaio ha avuto luogo all’Auditorium Parco della Musica di Roma la Conferenza Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo organizzata dalla Farnesina e dall’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo, AICS.
La conferenza Novità e futuro: il mondo della Cooperazione Italiana ha riunito i rappresentanti delle istituzioni, degli enti territoriali, delle ONG, del settore privato, del mondo accademico, dell’impresa e dello spettacolo con l’intenzione di dibattere sulle sfide dello sviluppo fondamentali che l’Italia e il Mondo sono chiamati ad affrontare. “Il compito dell’Agenzia è fare da cerniera tra mondo istituzionale e tutti gli attori della società civile italiana e del mondo profit”, mette in evidenza la direttrice dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Laura Frigenti.
“La Cooperazione italiana si è ricollocata al centro dell’agenda politica del paese, con maggiori risorse finanziarie, attori e ulteriori opportunità di sviluppo per lavorare sulla sicurezza alimentare e lo sviluppo rurale, la minaccia del cambiamento climatico, la migrazione forzata…”, secondo il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano. L’Italia è tornata ad assumere un ruolo di primo piano. È diventato il quarto paese donatore del G7 raddoppiando le risorse rispetto al 2014, e nel 2017 ha destinato alle emergenze umanitarie quasi 120 milioni di euro, il 20% in più rispetto al 2016.
Il presidente del Consorzio Ong Piemontesi (COP), Paolo Pozzo, ha partecipato alle due giornate riaffermando il ruolo dell’associazione nell’ambito italiano e globale: “Ci sentiamo interpreti della visione strategica ormai consolidata anche da parte del Governo italiano attraverso l’Agenzia di Cooperazione. Oggi la sfida è guidare un percorso che aiuti le comunità di migranti presenti in Piemonte a rafforzare la loro capacità di incidere nello sviluppo dei paesi di origine. In più, puntiamo a coinvolgere il settore privato in un processo che stimoli una crescita economica accompagnata dall’affermazione dei diritti individuali e collettivi, unica strada per consolidare uno sviluppo realmente sostenibile”.
“Queste giornate sono state una dimostrazione della capacità di fare insieme. La vera Italia è quella che non si chiude dietro alle frontiere, ma quella che non ha paura e ha voglia di futuro con nuove idee”, dichiara il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Mario Giro.