2010-2011 Progetto regionale “Azioni di rafforzamento del tessuto socioeconomico di Khouribga, Marocco – II Fase”

Cooperazione – Progetto regionale “Azioni di rafforzamento del tessuto socioeconomico di Khouribga, Marocco – II Fase” L.R. 50/94 (2009-2010)

Provincia di Khouribga (Marocco), Piemonte

Sintesi:

Obiettivo generale del progetto è la promozione dello sviluppo locale, attraverso azioni di cooperazione capaci di offrire ai diversi gruppi beneficiari strumenti di progettazione consapevole del proprio futuro.

Obiettivo 1: Migliorare le condizioni socio-economiche di donne attive informalmente nei settori della ristorazione e della tessitura, rendendole consapevoli rispetto all’importanza di un lavoro degno e accrescendone la professionalità e l’attitudine imprenditoriale.

Obiettivo 2: Favorire una migrazione consapevole, informata, circolare, qualificante.

Obiettivo 3: Condividere a livello piemontese informazioni, buone pratiche, orientamenti, progettualità e prospettive della cooperazione con il Marocco

SINTESI DELLE AZIONI REALIZZATE

Azione 1.1 (Cicsene) – In stretta relazione con il partner marocchino Appsds si è realizzata la progettazione esecutiva dell’attività. Appsds ha poi provveduto preliminarmente alla conduzione di campagne di sensibilizzazione volte a raggiungere il maggior numero possibile di potenziali beneficiarie. Tali campagne sono state condotte nei luoghi pubblici maggiormente frequentati, nei mercati locali e attraverso la presa di contatto diretta con le donne, andando di abitazione in abitazione: tale approccio diretto – gestito da donne locali membri di Appsds, ben note in città e dunque capaci di costruire un rapporto di fiducia con le autoctone – ha consentito di trovare ampio consenso presso la popolazione femminile di Khouribga. Tra le molte donne interessate ne sono state selezionate 20 come beneficiarie dell’intervento (5 in più rispetto a quanto inizialmente previsto per via delle numerose richieste di adesione pervenute), individuate in base a specifici criteri quali il carico familiare, la condizione di disoccupazione o di attività  lavorativa informale, il basso o nullo livello di formazione e aventi un’età compresa tra i 20 e i 45 anni.

Il corso è stato condotto in luoghi siti nel centro della città, facilmente accessibili alle donne locali,  all’interno di spazi allestiti ad hoc con l’attrezzatura necessaria, e si è strutturato in 2 differenti moduli: 60 ore di formazione tecnica – ripartite in 4-6 ore settimanali –  affidate a formatori locali specializzati e consacrate alle nozioni fondamentali di igiene e all’apprendimento del mestiere da un punto di vista del gesto fisico (con riferimento all’ergonomia delle diverse fasi di lavoro) e dal punto di vista del savoir faire culinario (preparazione di alimenti destinabili alla vendita, quali prodotti di pasticceria dolce e ricette salate a base di carne, pesce e verdure); 53 ore di formazione all’autoimprenditorialità in parte realizzate da formatori italiani, in parte preponderante da formatori locali specializzati all’Odeco (Ufficio per lo sviluppo e la cooperazione di Settat) e focalizzate sulle nozioni amministrative, organizzative, economiche, finanziarie, legislative connesse all’avvio di un’attività imprenditoriale.

Gli strumenti formativi offerti, l’importante accompagnamento garantito da Appsds e l’efficace coordinamento dei Mme Naima Rafiq hanno consentito non solo di raggiungere l’obiettivo prefissato – ovvero accrescere la professionalità delle donne coinvolte e incrementare la loro attitudine imprenditoriale – ma anche di accompagnare 8 di loro nella concreta realizzazione di una piccola AGR, una cooperativa dal nome “Etoile d’or”, attualmente in fase di costituzione e avvio dell’attività. Il percorso condotto in quest’annualità ha inoltre avuto un importante risvolto sociale per le beneficiarie, andando a incidere positivamente sul riconoscimento del loro ruolo in seno alla famiglia e alla società e accompagnandole in una maggior presa di coscienza dei loro diritti.

Azione 1.2 (ReTe Ong) –  Il progetto, che all’inizio ha presentato alcune difficoltà in quanto il partner indicato non è più presente nell’area d’intervento, ha individuato nell’associazione APPSDS il nuovo partner, con il quale la realizzazione delle azioni concernenti il punto 1.2 del progetto hanno potuto essere svolte in modo efficace ed efficiente, nei tempi previsti.

Inizialmente il progetto prevedeva una formazione in tessitura, ma a seguito di un più approfondito confronto con il partner, si è ritenuto di orientare la formazione su sartoria, taglio e cucito, valutandone le maggiori possibilità di reali sbocchi occupazionali. Tale aggiustamento ha permesso di ottenere buoni risultati. Il raggiungimento dell’obiettivo ha contribuito a migliorare le condizioni di vita delle donne partecipanti, sia da un punto di vista economico che sociale.

Per poter raggiungere le beneficiarie l’attività di sensibilizzazione è stata realizzata attraverso campagne di informazione dirette che la coordinatrice e l’animatrice hanno svolto negli spazi pubblici della città (mercati, mercati informali). Con tali metodi di sensibilizzazione la diffusione dell’opportunità progettuale ha avuto modo di avere ampia risonanza sociale e di raggiungere quante più beneficiarie possibili.

Gli strumenti acquisiti durante la formazione in taglio e cucito che hanno permesso a 20 donne di beneficiare delle attività (con la realizzazione di 2 corsi che hanno visto la partecipazione di 10 donne ciascuno), e l’importante lavoro di sensibilizzazione svolto da APPSDS, hanno permesso di raggiungere l’obiettivo preposto. Si è reso, quindi, necessario affiancare un’animatrice al coordinamento durante il periodo di selezione delle beneficiarie. Le stesse sono state individuate tenendo in considerazione alcuni parametri relativi alla condizione personale, familiare e/o economica: donne capofamiglia, in situazione di precarietà, giovani, disoccupate, con scarsa o nulla formazione, donne attive nel settore informale.

Azione 2.1 (Progettomondo Mlal) – Nell’ambito dell’Obiettivo 2, ProgettoMondo Mlal ha sovrinteso alla realizzazione dell’attività 2.1, che prevedeva l’attuazione di un percorso di formazione destinato agli animatori di 10 mediateche attivate negli edifici scolastici e nelle case della gioventù della provincia di Khouribga. La mediateca risponde ai bisogni dei giovani della regione di appropriarsi di uno spazio di aggregazione sociale che sia libero e svincolato dai luoghi di incontro canonici (scuola, strada, locali pubblici) e che promuova il protagonismo sociale dei giovani.

Nelle mediateche è stato sperimentato un percorso di formazione, altrimenti detto progetto educativo, realizzato da un’equipe di esperti pedagogici italiani e marocchini e già sperimentato nelle mediateche della regione di Tadla Azilal, dove ha registrato dei risultati soddisfacenti. Il progetto educativo ha avuto come obiettivo la sensibilizzazione sui rischi della migrazione clandestina, l’informazione sulle alternative e lo sviluppo delle capacità e attitudini personali dei giovani, in modo da responsabilizzarsi rispetto al fenomeno. Il progetto educativo ha trattato la migrazione da un punto di vista olistico, prendendone in considerazione tutti gli aspetti: socio-educativo; psico-sociale; giuridico.

ProgettoMondo Mlal ha realizzato 36 ore di formazione sui moduli del progetto educativo, destinate agli animatori delle mediateche. La formazione del progetto educativo è stata completata in modo soddisfacente. Gli animatori, una volta formati, hanno effettuato 80 sessioni del progetto educativo con i giovani che frequentano le mediateche coinvolgendo nel periodo da settembre 2009 a giugno 2010, 960 giovani e contribuendo ad un numero complessivo di 25.580 giovani formati nella Regione. Si segnala in particolare la realizzazione di un evento di interscambio tra i giovani delle mediateche realizzato a fine marzo, attività di approfondimento sul protagonismo e sulla partecipazione giovanile.

Un’interfaccia web di informazione e orientamento è stata attivata nelle mediateche per guidare i giovani che vogliono esplorare opportunità alternative alla migrazione o che vogliono percorrere via legali per intraprendere il percorso migratorio.

Attività di sensibilizzazione sono state realizzate per promuovere i servizi della mediateca all’esterno e coinvolgere la società civile. Sono state realizzate due sessioni di restituzione, di due giorni ciascuna, a rappresentanti delle associazioni locali, sul percorso realizzato nelle mediateche e sul progetto educativo, con l’intento di promuovere un’ulteriore replica ed estensione di quest’ultimo da parte delle associazioni stesse. A ciascun momento formativo hanno partecipato 2 rappresentanti delle 47 organizzazioni contattate. Il coinvolgimento delle associazioni e l’investimento di sensibilizzazione e formazione nei loro confronti rappresenta uno dei punti di sostenibilità dell’azione promossa dalle mediateche, la cui continuità e soprattutto la cui portata dipendono anche dalla capacità di appropriazione da parte delle associazioni.

Dibattiti, seminari, incontri aperti al pubblico e giornate a porte aperte sono stati realizzati dagli animatori nelle mediateche per sensibilizzare su tematiche di interesse sociale e di attualità, che riguardano i giovani e per promuovere i servizi delle mediateche all’esterno. Sono stati trattati temi quali il concetto di cittadinanza, la dispersione e l’abbandono scolastico, la migrazione e l’orientamento scolastico. L’interfaccia è stata arricchita di contenuti, attraverso blog e podcast, ed è stato messo in rete un kit informativo sulle possibilità di investimento in Marocco, che possa promuovere l’autoimprenditorialità dei giovani in loco.

Azione 2.2 (Iscos Piemonte)

Attività 2.2.1

Erogazione, attraverso gli sportelli piemontesi, di orientamento alla formazione linguistica e professionale finalizzata all’adeguamento delle competenze professionali dei cittadini extracomunitari agli standard europei, e di consulenza per: stesura CV formato Europass, certificazione delle competenze pregresse ed equipollenza dei diplomi conseguiti nel paese d’origine. ISCOS Piemonte ha implementato un percorso di formazione, di orientamento e di sensibilizzazione per i coordinatori e gli sportellisti delle 9 sezioni provinciali e territoriali dell’ANOLF CISL Piemonte, consentendo agli sportelli ANOLF diversificare e ampliare i servizi erogati. Si sono svolti incontri formativi con i responsabili e gli operatori ANOLF provinciali e territoriali, secondo il seguente calendario:

1) “Programmazione percorso formativo” il 18/01/2010

2) “Donne migranti e lavoro di cura” il 05/03/2010

3) “Le competenze migranti” il 25/03/2010

4) “Legge Bossi–Fini” il 15/04/2010

5) “Migrazione e sviluppo: Imprenditorialità” il 13/05/2010

Attività 2.2.2

Erogazione, attraverso gli sportelli piemontesi , di orientamento al mercato del lavoro: ricerca e colloquio di lavoro, normativa e contratti di lavoro, tipologie di lavoro, dichiarazione dei redditi, consulenza sul rapporto di assistenza familiare, predisposizione pratiche di rinnovo e rilascio del permesso di soggiorno.

Attività 2.2.3

Produzione, stampa e diffusione di 2 guide (italiano e arabo):

1) “Guida al mercato del lavoro” ricerca e colloquio di lavoro, normativa del lavoro dipendente ed autonomo, rapporto di assistenza familiare, dichiarazione dei redditi;

2) “Guida alla formazione e strumenti Europass” stesura del CV Europass, certificazione delle competenze/esperienze pregresse, formazione linguistica e professionale e procedure per l’equipollenza di titoli/diplomi.

Attività 2.2.4

In Marocco, tramite la sede di ANOLF Marocco, da novembre 2009 a giugno 2010 è stato erogato un servizio di orientamento pre-partenza, a favore dei potenziali migranti marocchini verso la Regione Piemonte che si sono rivolti alla sede ANOLF di Casablanca, informando loro sulle reali necessità del mercato del lavoro e sulle opportunità di inserimento sostenibile nel tessuto socio-economico piemontese, sensibilizzandoli inoltre sulle norme relative all’immigrazione in vigore in Italia al fine di scoraggiare percorsi di immigrazione illegale e cercando di rendere gli utenti maggiormente consapevoli riguardo a tutti gli aspetti inerenti il loro progetto migratorio. Durante questi mesi, più di 20 utenti al giorno si sono rivolti personalmente ai servizi Anolf, mentre altrettante persone hanno contattato l’ufficio via mail o telefonicamente. La maggior parte delle persone provengono, oltre che da Casablanca stessa, dalle regioni delle città di Khouribga e di Béni Mellal.

Azione 3 – La terza azione del progetto ha realizzato in primo luogo un serrato confronto tra i soggetti COP impegnati nella cooperazione con il Marocco: Cicsene, AiBi, Progettomondo Mlal, Iscos Piemonte, Re.te Ong; si sono analizzati di volta in volta i filoni di cooperazione approfonditi nel tempo dai diversi soggetti affinché divenissero patrimonio comune e potessero contribuire a strutturare progettualità sempre più condivise. Di particolare rilevanza è stata la riflessione dedicata al ruolo in Marocco della società civile nell’ambito della partecipazione democratica, in particolare per quanto concerne l’azione di lobbying e di advocacy nei confronti delle istituzioni pubbliche.

Si è poi impostato con la Regione Piemonte un lavoro di rete con attori piemontesi e non  – portatori di interesse in materia di cooperazione italo-marocchina –  capace di avviare un percorso di condivisione di informazioni, buone pratiche, orientamenti, progettualità, strumento per qualificare e coordinare i diversi interventi nell’area e per offrire un utile riferimento ai decisori delle politiche di cooperazione italo-marocchine.

Rapporti di confronto e collaborazione sono stati instaurati con OIM – International Organisation for Migration, nello specifico con i soggetti attualmente impegnati a Khouribga nell’ambito del Progetto Salem – Solidarité avec les enfants du Maroc, giungendo alla firma di un accordo di intenti e di concertazione per future attività. Entro tale quadro è stato organizzato in data 29 aprile 2010, in modo congiunto, un seminario a Torino dal titolo “La migrazione minorile dal Marocco verso il Piemonte: ipotesi di lavoro a confronto per una strategia della prevenzione”. Inoltre si prevede per l’autunno 2010 una prosecuzione delle attività con ulteriori occasioni di riflessione, confronto e co-progettazione di interventi aperta al sistema Piemonte già coinvolto in aprile e potenzialmente ampliabile.

Rapporti di confronto e collaborazione sono stati instaurati anche con i promotori del progetto Midef, nello specifico Euroqualità, Acel, Anolf Cisl Piemonte, Appsds, Anapec, Cicsn (alcuni dei quali peraltro già partner dei soggetti COP impegnati nel progetto “Scegliere un futuro tra Marocco e Piemonte. Interventi di qualificazione professionale e di sostegno a scelte migratorie consapevoli”).

Interessanti scambi, occasioni di confronto politico, sociale ed economico nella prospettiva di un lavoro di rete sulla prossima annualità di progetto sono stati definiti con organismi locali quali la municipalità di Khouribga, l’ANAPEC, l’Entraide Nationale e la Camera di Commercio locale.