2015-2016 “Iniziativa a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Nepal” (2015-2016)

Emergenza – Progetto “Iniziativa a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Nepal” (2015-2016)

La storica associazione astigiana DI-SVI, Disarmo e Sviluppo (www.disvi.it) lavora in Nepal dal 1986 con progetti di sviluppo e iniziative di solidarietà.

Supportata dalle organizzazioni di cooperazione sanitaria che aderiscono al COP – Consorzio Ong Piemontesi, ha proposto una raccolta fondi per aiutare la popolazione nepalese colpita dal sisma del 25 Aprile scorso.

In particolare si voleva sostenere l’organizzazione nepalese Public Health Concern Trust (PHECT, www.phectnepal.org ) che fra i fondatori vede il Dr. Bharat Pradhan, in passato direttore dell’unico ospedale pubblico di Kathmandu, il BIR Hospital, nonché anche Ministro della Sanità.

Il Dr. Pradhan ha svolto negli anni passati il suo tirocinio per la specialità in ortopedia e traumatologia proprio a Torino, presso il CTO, in collaborazione con il DI-SVi di Asti.

PHECT è un’organizzazione non governativa, apolitica, non confessionale e senza scopo di lucro, fondata nel 1991 e impegnata nella promozione e tutela della salute a livello nazionale. E’ un’istituzione riconosciuta dallo Stato, registrata preso l’Ufficio dell’Amministrazione distrettuale di Kathmandu  e affiliata al Sociale Welfare Council Nepal, organismo del Ministero del Welfare. Attualmente gestisce una serie di strutture ospedaliere e sin dai primi momenti della tragedia ha messo a disposizione tutte le sue strutture e il suo personale per assistere i feriti e la popolazione colpita dal disastro.

Una di queste strutture è l’ospedale di Kirtipur, localizzato nel Distretto di Kathmandu, a 20 minuti di auto dalla capitale ( 5 Km  in direzione sud ovest).

Si trovava esattamente nell’epicentro del terremoto ma miracolosamente la struttura ha retto la scossa e stava affrontando una situazione di emergenza drammatica con decine di pazienti, quasi tutti traumatizzati, in lista di attesa e spesso dirottati in questa struttura da altri ospedali danneggiati o che non riescivano a smaltire la mole di lavoro nelle rispettive sale operatorie.

L’epicentro del terremoto:

Un’immagine di Kirtipur prima del sisma:

Kirtipur dopo il terremoto:

Di seguito le necessità urgenti segnalate dai medici del Public Health Concern Trust (PHECT, www.phectnepal.org ) e per cui il DISVI con le altre organizzazioni del COP hanno deciso di mobilitarsi per una raccolta di fondi urgente per affrontare l’attuale stato di emergenza vissuto dall’ospedale di Kirtipur:

1 autoclave per sterilizzazione: 20.000 Euro

3 lavatrici – asciugatrici: 5.000 Euro

Riabilitazione del sistema di purificazione delle acque: 20.000 Euro

Acquisto di farmaci, anestetici, disinfettanti, biancheria, strumentazione chirurgica: 15.000 Euro

Voli e attrezzature per personale sanitario piemontese disponibile a recarsi in loco per supportare le equipe mediche locali: 10.000 Euro

Totale necessità fase attuale di emergenza: 70.000 Euro

L’ospedale di Kirtipur,  è stato fondato nel 2006 con l’approvazione del Ministero della Sanità nepalese. Disponeva di 15 letti di degenza e opera in collegamento con il Model Hospital di Kathmandu, anch’esso facente parte della rete di servizi di diagnosi e cura gestiti da PHECT. Opera con un servizio di emergenza 24 ore su 24, anche per ostetricia e ginecologia.

Per dare un’idea della situazione, bisogna considerare che nella Valle di Kathmandu, stimata tra 4 – 5 milioni di abitanti, esisteva un solo ospedale pubblico (BIR Hospital ) con 458 letti ufficiali e un numero molto limitato di ospedali gestiti da privati e (come quello di Kirtipur) da associazioni di medici, non a scopo di lucro.

Le notizie giunte al DISVI e ai colleghi del CTO di Torino hanno sin da subito riportato la necessità di garantire condizioni igieniche sicure per i malati e per l’ambiente ospedaliero. La struttura muraria dell’ospedale di Kirtipur ha miracolosamente resistito alle scosse del sisma, gli spazi a disposizione sarebbero quindi funzionali alla gestione di una normale routine, ma nella fase attuale il sistema dei servizi organizzativi (disinfezione, lavanderia, fornitura di acqua potabile, ecc.) era sottoposto ad un notevole stress e non riusciva a sopperire alle necessità.

Dal Piemonte per il Nepal