Un evento capace di fare sintesi tra i risultati raggiunti e le prospettive future in tema di coinvolgimento giovanile ed Educazione alla Cittadinanza Globale in Piemonte e nelle Regioni italiane.
È quanto andato in scena mercoledì 27 novembre, presso il Collegio Carlo Alberto di Torino, in occasione dell’evento conclusivo di Mindchangers Project in Piemonte.
Mindchangers oltre Mindchangers
Tanti gli interventi che hanno permesso di ricostruire un percorso durato quattro anni, in cui non sono mancate le difficoltà (una su tutte la pandemia di COVID) come ricordato da Davide Gandolfi, Responsabile del Settore Relazioni Internazionali e cooperazione della Regione Piemonte.
Se è pur vero che i dati sono parte imprescindibile per la valutazione di un progetto, e Mindchangers su questo piano ha comportato un discreto investimento in termini di coordinamento tra partners ed enti destinatari di subgranting, come ricordato da Giulia Randazzo (Technical Coordinator di Mindchangers), è altrettanto vero che [i dati] non riescono a restituire una fotografia completa ed esaustiva di quanto fatto.
Questa osservazione è particolarmente fondata, come sottolineato da Stefania Di Campli, Presidente del COP, se si guarda ai processi attivati tramite le 27 progettualità realizzate in Piemonte. Un processo per sua natura non è infatti fotografabile tramite un’istantanea; la sua durata e gli effetti che produce nelle comunità di riferimento sono a rilascio lento e continuato, che dura anche mesi e anni dopo la conclusione di un progetto.
Mindchangers Project e l’Educazione alla Cittadinanza Globale in Piemonte e nelle Regioni italiane
Per questo motivo è fondamentale continuare a sostenere questi processi attraverso la collaborazione tra enti e la condivisione di buone pratiche e competenze.
Lo ha ricordato prima Angela Fedi, Prof.ssa del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, a proposito della ricerca realizzata nel contesto di Mindchangers che ha portato alla realizzazione della “Practical Guide on Youth Engament”, le cui lezioni apprese sono state il punto di partenza su cui si è impostato il lavoro del progetto Regione 4.7*.
E lo hanno sottolineato i rappresentanti delle Regioni: Emilia Romagna (Mirella Orlandi), Marche (Natalino Barbizzi), Toscana (Filippo Battaglia) e Piemonte (Angelica Domestico) in una tavola rotonda dal titolo “Le Regioni e l’Educazione alla Cittadinanza Globale strumenti per il coinvolgimento dei territori”. Tra gli interventi degli ospiti, quello di Mirella Orlandi della Regione Emilia Romagna, capofila del progetto R-EDUC, ha sottolineato la necessità di collaborazione e di un più stringente coordinamento tra Regioni volto alla “creazione di un tavolo interregionale per la definizione di raccomandazioni per l’elaborazione di Piani d’azione territoriale di educazione alla cittadinanza globale declinati sul livello regionale”.
Le Regioni italiane e l’Educazione alla cittadinanza globale in Europa
Come Mindchangers Project per la Regione Piemonte, Ecoality per la Regione Toscana e GEAR UP! per la Regione Marche rappresentano un terreno fertile su cui sperimentare nuovi approcci all’Educazione alla Cittadinanza Globale grazie al programma DEAR dell’Unione Europea. I due progetti aventi come capofila le due regioni menzionate sono entrambi caratterizzati da ampi partenariati e da un’azione di subgranting volta a supportare iniziative locali da parte di Autorità Locali e Organizzazioni della Società Civile.
*Regione 4.7: Territori per L’Educazione alla Cittadinanza Globale è finanziato da AICS e Regione Piemonte e prevede tra gli ambiti di intervento la co-progettazione di percorsi di formazione dedicati a insegnanti e operatori/trici delle organizzazioni della società civile, che a loro volta sono stimolati a co-progettare e realizzare percorsi innovativi di ECG indirizzati agli studenti e alle studentesse in un totale di 50 autonomie scolastiche con il coinvolgimento di almeno 4.000 studenti e studentesse.
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